Incontro con il ministro turco degli Affari religiosi ad Ankara

Bilancio del viaggio in Turchia del gruppo di lavoro “Islam” della CVS

Il gruppo di lavoro “Islam” della CVS è rientrato il 14 maggio da un    viaggio di otto giorni in Turchia. Durante la sua visita, la delegazione, formata da sette membri, sotto la guida di mons. Alain de Raemy, vescovo ausiliare di Losanna, Ginevra e Friborgo, ha incontrato rappresentanti delle comunità musulmane, cristiane ed ebraiche ad Ankara e a Istanbul, al fine di farsi un’idea dei cambiamenti in corso nella società in Turchia e delle loro conseguenze per i cristiani.

Dal punto di vista statale, specificatamente musulmano, il gruppo di lavoro “Islam” ha potuto in modo particolare intrattenersi con il responsabile del presidio per gli Affari religiosi (Diyanet), il prof. Mehmet Görmez, e con il Gran Mufti di Istanbul, prof. Rahmi Yaran. Tutte le moschee sunnite turche sono subordinate alla Diyanet. Il prof. Görmez ha sottolineato l’impor-tanza della conoscenza reciproca tra le religioni, al fine di eliminare le incom-prensioni e i pregiudizi. Ha approvato un documento, elaborato da ebrei, cristiani e musulmani, che fissa i criteri per una coabitazione pacifica tra le loro comunità. Va menzionata pure la visita della Facoltà di teologia dell’Università di Istanbul.

Di fronte alla constatazione che l’Islam beneficia di una visibilità più importante nella società turca, i partner del dialogo musulmano hanno assicurato il gruppo di lavoro che il sistema giuridico secolare sarà mantenuto pure dopo la prossima revisione della Costituzione. Durante un incontro con un membro cristiano del Parlamento turco, Erol Dora, il gruppo di lavoro “Islam” è stato informato sulla situazione, in particolare sulla situazione nel sud-est della Turchia, dove molti rifugiati siriani, di cui una buona parte cristiani, sono stati accolti. Erol Dora ha sottolineato la grande responsabilità dell’Europa e degli Stati Uniti nella situazione attuale in Siria. Ha rammentato che nel 2011 egli è stato il primo cristiano ad essere stato eletto in Parlamento dal 1960. In occasione delle elezioni del 2015 il numero dei parlamentari cristiani è salito a quattro (3 Armeni, 1 Assiro).

Il gruppo di lavoro ha pure voluto manifestare il suo sostegno morale alle minoranze cristiane di questa regione. Tra i numerosi incontri a livello regionale, è opportuno rilevare quelli con il Patriarca ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo, e il Metropolita Elpidophoros Lambrinadis, Arcivescovo di Mursa e Rettore dell’Alta Scuola teologica di Halki. Entrambi hanno presentato un’immagine piuttosto positiva dei progressi realizzati in questi ultimi anni nell’ambito della libertà religiosa. Questo giudizio è condiviso dal presidente della Conferenza episcopale della Turchia, l’Arcivescovo Levon Zekiyan, con il quale il gruppo di lavoro ha avuto una discussione approfondita.

In occasione dei suoi incontri, il gruppo di lavoro “Islam” ha constatato che i cristiani, in quanto comunità molto minoritaria in Turchia, hanno optato per un atteggiamento ecumenico aperto e fruttuoso. Così le diverse tradizioni cristiane della Turchia hanno pubblicato insieme un libro dal titolo “Common Teaching of Christianity”, che presenta i fondamenti comuni della fede per tutti i cristiani. E’ in preparazione Una versione inglese di quest’opera, per ora pubblicata solo in turco.

La Conferenza episcopale della Turchia riunisce tutte le Chiese cattoliche, ossia, oltre alla Chiesa “latina”, quelle di rito orientale e di rito orientale antico. Mentre finora i cristiani in Turchia sono stati organizzati tradizionalmente secondo criteri etnici, da qualche anno la Chiesa cattolica cerca di diventare una Chiesa meglio radicata nel paese. Sempre più fedeli sono di lingua turca e le celebrazioni si svolgono sempre più frequentemente in questa lingua.

Istanbul, 15 maggio 2016

Erwin Tanner-Tiziani,
segretario generale della CVS e
Segretario del gruppo di lavoro “Islam”